Open house: cos’è e come funziona
L’open house, letteralmente “casa aperta”, è una tecnica di vendita immobiliare nata negli Stati Uniti, che si sta pian piano diffondendo in tutta Europa, Italia compresa, grazie anche alla sua rappresentazione in centinaia di film e serie TV. Ma come funziona esattamente? In sostanza, chi desidera vendere il proprio immobile non lo fa su appuntamento, ma “apre la casa”, appunto, ossia organizza un evento per un gruppo di potenziali acquirenti (che dovranno registrarsi) in un giorno fissato, per all’incirca un paio d’ore. La visita all’interno dell’immobile non è propriamente libera, bensì viene condotta da un agente che già conosce gli spazi e le caratteristiche riguardanti la casa in questione, e può dunque rendersi disponibile per eventuali chiarimenti; l’agente potrà anche, difatti, disporre di materiale cartaceo utile, come planimetrie, visure e fotografie. L’evento necessità inoltre di essere pubblicizzato a dovere, con l’utilizzo di volantini, social e piattaforme web.
Open house e home staging
Per far sì che la casa possa dare agli acquirenti la miglior impressione possibile, bisogna pensare attentamente anche a come allestirla: ci troviamo nell’ambito dell’home staging. L’immobile dovrà risultare ordinato, pulito e accogliente, ma dovrà anche avere un aspetto piuttosto “neutro“. Cosa significa? Per degli eventuali clienti, seppur interessati, può risultare difficile instaurare un legame emotivo con gli spazi che stanno visitando, se questi presentano troppi elementi privati, riconducibili al proprietario (o ai proprietari); spesso, dunque, si preferisce rimuovere dall’arredamento gli oggetti troppo personali, quali fotografie, giocattoli, ecc., in modo da non osteggiare l’empatia dei visitatori.
Vendere con l’open house: i vantaggi
Il fatto che l’open house stia prendendo piede nel mondo immobiliare in maniera così preponderante può significare solo una cosa: che conviene! I motivi della sua efficacia sono soprattutto quattro:
- Il venditore ci guadagna. Secondo i dati de Il Sole 24 Ore, raccolti sul territorio nazionale, chi vende un immobile lo fa con un prezzo ridotto mediamente del 16% rispetto a quello di partenza. Quando un’agenzia vende l’immobile con la tecnica dell’open house, invece, conclude la trattativa con uno sconto del solo 5% rispetto al prezzo di partenza. Ma vediamo il perché al prossimo punto!
- La competizione. A una visita organizzata mediante l’open house partecipano più persone. Quando uno dei potenziali acquirenti termina la visita, si ritrova all’esterno dell’immobile insieme a una decina, o più, di altri visitatori altrettanto interessati. Coloro che desiderano fortemente acquistare la casa faranno subito la loro offerta, prevedendo un’alta concorrenza; questo lascia anche poco spazio alle trattative sul prezzo.
- I tempi di vendita sono più rapidi. Sempre per via della concorrenza percepita, le persone vengono indotte, appunto, ad avanzare, subito, ciascuno la propria offerta, lasciando da parte dubbi o ragionamenti che, normalmente, dilaterebbero i tempi di vendita.
- Nessun disturbo per il venditore. La visita con open house coinvolgerà per la maggior parte solo clienti realmente interessati (per sapere qualcosa riguardo ai rischi del turismo immobiliare, leggi il nostro articolo) e si tratta sempre di gruppi abbastanza numerosi. L’open house ha quindi l’ultimo vantaggio di far risparmiare tempo non solo sulle trattative, ma anche sulla ricerca stessa dell’acquirente, perché non è più necessaria la disponibilità del proprietario: è come organizzare più appuntamenti ma in uno solo!
Questo era tutto quanto c’era da sapere sull’open house. Per rimanere sempre aggiornato sulle novità del mondo immobiliare, visita la pagina Facebook di CasaIn!