Dove comprare casa a Milano: meglio la periferia

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I milanesi preferiscono la periferia

Se è il caso di investire nell’acquisto di un immobile, chi abita a Milano preferisce nettamente farlo in periferia. Comparando, quartiere per quartiere, il prezzo medio di vendita e i canoni di mercato, emerge infatti una città divisa in due tra centro e periferie. Parlando di redditività lorda, queste ultime guadagnano sempre più attrattiva per via di una rendita media superiore (a volte anche di più di 2 punti percentuali) rispetto alla media del comune. All’opposto, la redditività lorda dei quartieri centrali è in drastico calo.

Quali sono le zone più convenienti? Ecco il podio.

In cima alla classifica, l’area Bisceglie-Baggio-Olmi, nella periferia nord-ovest del capoluogo. Infatti un monolocale, o anche un piccolo bilocale, ossia le tipologie di immobili più vendute nella zona, è acquistabile a un prezzo medio di 165.400 euro, mentre la rata dell’affitto si attesta intorno ai 950 euro al mese. La rendita media si attesta così sul 7,38% annuo, contro il 5,01% della media di Milano. Per il secondo gradino ci troviamo invece a sud-est, nella zona di Ponte Lambro-Santa Giulia, con una redditività lorda annua del 6,7%. Chiude, al terzo posto, l’area Affori-Bovisa che tocca il 6,2% annuo.

Una menzione di “disonore” per gli ultimi tre posti, coperti da: Arco della Pace-Arena-Pagano, con una rendita media del 3,45%; Garibaldi-Moscova-Porta Nuova, con il 3,49%, e Quadronno-Palestro-Guastalla, con il 3,59%. In generale, il centro si ferma a poco più del 3% di rendita annua.

E gli affitti?

Se acquistando un bilocale in periferia posso trovare un prezzo inferiore anche del 50% rispetto al centro, il differenziale per gli affitti si arresta invece attorno al 25%. Qual è il motivo di questa disparità? La risposta potrebbe comprendere due argomentazioni, ovvero che il mercato dell’affitto, rispetto a quello delle compravendite, è più veloce ad adattarsi ai mutamenti socioeconomici, specialmente in una città come Milano, e inoltre il mancato possesso del bene spinge spesso gli affittuari a trovare soluzioni alternative se i canoni nelle zone più centrali e ambite sono troppo lontani dal proprio budget, mentre, quando si acquista, la zona continua ad avere un peso rilevante nella scelta.

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