Il mercato delle case nuove in Italia
Troppo poche rispetto alla richiesta, ed ecco perché gli italiani fanno a gara per accalappiarsele: le case nuove nel nostro Paese sono una minoranza, e anzi nelle grandi città sono solo il 10% del totale. Se il 2022 si era chiuso con un aumento del 10% delle vendite degli immobili nuovi, per la fine del 2023 è previsto un ulteriore incremento del 2.7%, mentre le case vecchie precipiteranno con un notevole 8% in meno. Com’è ovvio, con la domanda crescono anche i prezzi: la media nel 2022 è stata del 3%, ma l’anno in corso sta continuando a scalare la salita. «Il “nuovo” costa un terzo più dell’usato, ma perché le case sono ben fatte e incontrano il gusto dei compratori. Chi compra il nuovo non deve affrontare l’incertezza dei tempi e dei costi della ristrutturazione. Ma l’offerta è comunque troppo bassa, contro una media delle grandi città europee che si avvicina al 20% sul totale offerta cittadina», ha dichiarato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
La situazione delle case nuove città per città
A partire dal 2017, il mercato ha cominciato a crescere con una media annua del 7.8%. Sono soprattutto i giovani a dettarne l’andamento, perché, nonostante le svariate turbolenze, come ogni generazione a suo tempo, hanno anche loro l’obiettivo di acquistare un giorno una loro casa di proprietà. E il 75,5% degli immobili di nuova costruzione, percentuale calcolata rispetto al totale su tutto il suolo italiano, si trova a Roma e Milano, con oltre 17.000 case. Seguono, nell’ordine, Firenze, Torino, Bari, Bologna, Napoli e Genova, mentre chiudono la classifica Catania e Palermo. Solo Firenze, tra queste, offre sul mercato più di un migliaio di nuova abitazioni (con una stima di 1450 unità.) La periferia risulta l’area urbana più coinvolta dalle nuove costruzioni, visto che in termini percentuali tocca il 63,5%.
Alcuni dati in chiusura
Il maggior numero delle transazioni fino a oggi è avvenuta nel Nord Italia, in particolare in Lombardia (con il 19,31% del totale); seguono Piemonte (9,12%) e Veneto (9,09%.) La fascia d’età che acquista di più, trainando quindi il mercato immobiliare, è quella degli under 36: i giovani tra i 18 e i 35 anni nel 2022 hanno effettuato il 28,57% del totale delle compravendite di immobili. E lo hanno fatto con delle aspettative precise: circa il 60% dei più giovani desidera uno spazio pertinenziale (che sia un balcone, un terrazzo, o un giardino privato o condominiale) e in cime ai desideri anche un livello di luminosità ottimale e una connessione internet efficiente, entrambi elementi imprescindibili dal momento che lo smart-working è diventato una modalità lavorativa sempre più diffusa. Da ricordare, inoltre, anche che la fascia considerata ha potuto usufruire delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa: infatti, nel 2022, ben il 53,12% delle abitazioni è stato acquistato utilizzando tale agevolazione.
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