I costi delle case italiane nel 2023
Sappiamo tutti quanti perfettamente che acquistare casa in alcune città del nostro Paese non è così accessibile come si auspicherebbe, e le fluttuazioni annuali di mercato non rendono di certo più semplice questo già difficile compito. Quest’anno il trend di aprile si è confermato più o meno stabile rispetto a quello già avviatosi durante il mese di marzo e, se si guarda all’andamento dello stesso periodo nel 2022, è anche in netto aumento: si assiste a un +0,2% nei prezzi di vendita rispetto a marzo e a un +2,8% rispetto al 2022. In particolare, nelle città con più di 250.000 abitanti, il rialzo dei costi rispetto a marzo è dello 0,2% con una media di 3.200 € al mq, mentre in quelle con un numero di abitanti inferiore l’aumento è lo stesso in percentuale, ma con una media di 1.781 € al mq.
Aprile 2023 area per area
Nel Nord-Ovest del Paese, i prezzi medi delle vendite al metro quadro sono a un +0,3% da marzo e del +3,4% rispetto allo stesso periodo nel 2022. Nel Nord-Est, la variazione rispetto a marzo 2023 è dello 0,9% e del 5,5% rispetto al 2022. Le uniche zone che si delineano come leggermente in controtendenza sono: il Centro Italia, dove le vendite si fissano a un -0,1% e aumentano del 1,9% rispetto all’anno precedente; il Sud Italia, dove i prezzi delle compravendite si abbassano dello 0,4%, rispetto al mese prima e sono cresciuti dello 0,8% dallo scorso anno; le Isole, in cui si ha uno 0,3% rispetto allo scorso mese e un +1,1% dal 2022.
E i mutui?
Il 3 maggio la Federal Reserve ha annunciato un nuovo rialzo dei tassi d’interesse – il decimo consecutivo –, pari allo 0,25%, che ha portato i tassi in una forchetta compresa tra il 5 e il 5,25% per la prima volta dal 2007. La Bce ha deciso di aumentare di 25 punti; di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 3,75%, 4,00% e 3,25% a partire dal 10 maggio 2023. Per la Bce è il settimo rialzo consecutivo dei tassi di interesse, mentre continua la lotta contro la persistente inflazione (oggi al 7% in Europa, in Italia al 7,6%, secondo gli ultimi dati Istat) e, per portare l’inflazione all’obiettivo prefissato del 2% ci vorrà ancora del tempo, ragion per cui è ampiamente previsto che questo di maggio non sarà l’ultimo rialzo dei tassi previsti per il 2023.
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