Come agenzia, CasaIn conosce le ricchezze del proprio territorio e crede nei valori della tradizione legata a quest’ultimo, perciò è specializzata nel mercato immobiliare connesso all’agricoltura. Abbiamo voluto presentare anche a voi questa parte del nostro lavoro intervistando proprio un agente di CasaIn Agricola, Massimiliano Barbieri.
Non tutti sanno che il mercato immobiliare dei terreni e delle aziende si divide da quello delle case. Se dovessi descrivere il tuo lavoro in linea generale, come lo racconteresti?
Ciò di cui mi occupo è collegato principalmente alla vendita dei terreni e a tutto quanto concerne l’agricoltura, dunque anche le stalle, le vigne e i campi per gli allevamenti, per esempio. Difatti la prima grossa differenza, che spicca rispetto al normale mercato immobiliare delle case, interessa proprio gli “oggetti” delle vendite e, di conseguenza, come le vendite devono svolgersi. Il diritto agrario è tutta un’altra cosa rispetto a quello residenziale: trattandosi quasi sempre di un’azienda, spesso associata ad altre attività quali cantine, caseifici e via dicendo, c’è bisogno che il cliente acquisti in assoluta sicurezza, cioè solo dopo che gli siano state presentate tutte le informazioni necessarie riguardo a imposte, strutture, contributi, ecc. Quindi anche i tempi di vendita e di acquisto e le risposte del cliente richiedono, di frequente, tempi più lunghi rispetto a quelli che caratterizzano le trattative inerenti a una semplice abitazione. Il cliente deve avere una valutazione chiara dell’immobile, deve verificare di poter continuare a occuparsi dei propri prodotti in maniera efficiente e tenere in conto i potenziali guadagni futuri.
Da quanti anni lavori nel settore e come ti ci sei avvicinato?
A partire dal ’94 ho sempre venduto case, facendo quindi il “normale” agente immobiliare. Un giorno, però, venni contattato da un cliente di Mantova, che mi chiese di poter acquistare una stalla nel reggiano, per una questione di quote del Parmigiano Reggiano. Io ho sempre abitato a Campagnola, nella bassa padana, quindi conosco bene le nostre campagne e i nostri territori, per cui, alla richiesta di questo cliente, mi misi a fare ricerca. Fu un lavoro economicamente importante e mi ci impegnai a fondo. Da allora mi dedico a questo settore anima e corpo. Sono stato folgorato come San Paolo sulla via di Damasco, si può dire: è stato un passaggio fortuito, quasi involontario. Ma, forse, era un po’ destino, essendo cresciuto fin da piccolo circondato dalla campagna. Da bambino giocavo in mezzo ai campi di granoturco, la natura ha sempre fatto parte della mia vita.
Quali sono le diverse competenze che contraddistinguono il settore agricolo rispetto a quello delle case?
Le conoscenze necessarie sono completamente diverse, servono anni e anni di esperienza per sviscerare e interpretare in maniera sicura ogni questione riguardante le imposte (che sono, com’è ovvio, ben altre rispetto a quelle sulle abitazioni), le caratteristiche dei terreni, le quote, gli impianti e, soprattutto, la valutazione generale dell’immobile, con tutte le specifiche necessità e richieste dell’azienda-cliente. Per la seconda parte, ovvero quella della vendita, forse si riesce anche con un pochino meno, ma le faccende prima esigono una certa dimestichezza con il diritto agrario, dimestichezza che si acquisisce davvero, appunto, solo con il tempo e il duro lavoro.
Che cosa hai da dirci sui territori e l’agricoltura delle nostre zone?
Il nostro è un territorio che vanta prodotti tra i primi a livello mondiale: oltre al Parmigiano Reggiano, abbiamo il lambrusco, l’aceto balsamico… Basti pensare che la sede dell’EFSA (dall’inglese “European Food Safety Authority”, si tratta dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ovvero un’agenzia dell’Unione Europea istituita nel 2002 che fornisce consulenza scientifica e una comunicazione efficace in materia di rischi associati alla catena alimentare, ndr) è sita a Parma. Tutte le aziende, anche quelle che magari si occupano di altro, come le metalmeccaniche, fanno comunque riferimento per certe esigenze all’agricolo padano. È un settore che, pur con i suoi alti e bassi, e con la guerra in Ucraina lo abbiamo visto, assistendo al calo delle esportazioni e delle importazioni, conserva sempre e comunque la sua importanza. Con i prodotti del nostro territorio non si sbaglia mai.
Un’ultima domanda: che cosa offri all’utenza che si affida a te in questo campo?
La mia utenza, alla fine, è costituita prevalentemente da aziende e il punto principale da cui partono è: “Mi serve un terreno per fare questo e questo.” Chi ha delle vigne vuole una vigna, con quel tal tipo di uva e quel tipo di struttura, chi ha le stalle vuole i pascoli per le mucche, e così via. Espressa la richiesta, io mi metto subito a fare ricerca in zona, concentrandomi soprattutto sui territori più vicini, visto che dobbiamo tenere conto del fatto che queste aziende hanno degli impianti, delle infrastrutture, dei macchinari… e non possono di certo spostare tutto quanto con facilità. Ho diversi immobili da parte e ho anche dei contatti più fidati, ma bisogna sempre rispettare le caratteristiche richieste, per poter così intavolare la migliore trattativa possibile per l’azienda che si affida a noi.
Grazie a Massimiliano Barbieri!
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