La legge “Salva Casa”: un’attestazione obbligatoria
La legge “Salva Casa“, con l’introduzione di tolleranze costruttive e ulteriori normative sismiche, ha radicalmente modificato il ruolo dei tecnici nel settore edilizio, attribuendo loro responsabilità imprescindibili nella verifica della conformità degli immobili. I professionisti del settore ora sono chiamati a gestire sfide complesse e a rispettare requisiti legali sempre più stringenti. Con il Decreto Semplificazioni prima e la legge “Salva Casa” dopo, è diventata obbligatoria l’attestazione dello stato legittimo degli immobili, un incarico che ricade, appunto, direttamente sui tecnici abilitati. La mancanza di tale conformità può comportare conseguenze rilevanti, non solo per i proprietari degli immobili, ma anche per i tecnici stessi.
Le nuove norme
Un elemento chiave è costituito dalle cosiddette tolleranze costruttive che abbiamo nominato all’inizio. Queste tolleranze riguardano piccoli scostamenti rispetto ai parametri edilizi originari, come l’altezza o la cubatura dell’edificio, che, entro certi limiti percentuali (dal 2% al 6% della superficie utile autorizzata), non sono considerati abusi edilizi. La responsabilità di dichiarare tali tolleranze ricade sui tecnici, che devono allegare agli atti una dichiarazione asseverata, certificando la conformità dell’immobile. Le responsabilità dei tecnici si amplificano nel caso di immobili situati in aree a rischio sismico. In tali contesti, oltre a dichiarare le tolleranze costruttive, devono verificare che gli interventi rispettino le normative tecniche specifiche per queste aree, come previsto dagli articoli 83-92 del D.P.R. 380/2001. La complessità di questi adempimenti richiede la redazione di una relazione tecnica dettagliata, da presentare agli uffici competenti per ottenere le necessarie autorizzazioni sismiche.
Le ultime cose da sapere
In principio, la normativa richiedeva che i tecnici fossero direttamente responsabili anche della tutela dei diritti dei terzi, imponendo loro di verificare ed eventualmente rimuovere le limitazioni derivanti dalle tolleranze costruttive. Tuttavia, questa disposizione è stata considerata troppo gravosa per quanto riguarda la responsabilità penale e di conseguenza è stata eliminata. Questi professionisti devono già garantire la sicurezza e la regolarità degli interventi edilizi, un compito fondamentale soprattutto in un contesto normativo come quello italiano, che è in continua evoluzione. Oltre a fornire consulenze, sono responsabili anche, come abbiamo detto, della certificazione di conformità, la quale può talvolta comportare importanti conseguenze legali. Tale attività, complessa e delicata, richiede non solo una solida preparazione tecnica, ma anche un’attenta adesione alle normative vigenti.
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