Mutuo e finanziamento: le differenze

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Mutuo e finanziamento: due strumenti diversi

Chi non può permettersi di giocarsi tutto a un casinò di Las Vegas, per ottenere denaro in breve tempo dovrà per forza rivolgersi a un consulente! In questo periodo di grandi incertezze economiche, è naturale preoccuparsi di avere qualche soluzione nel cassetto nel caso sorga il bisogno di avere a disposizione più liquidità. Tra i rincari delle bollette e l’inflazione incalzante, infatti, sono tanti i risparmiatori in Italia – ma anche in Europa – che si ritrovano ad affrontare spese sempre maggiori. In questo panorama non proprio idilliaco, è utile domandarsi quale sia la differenza fra due mezzi a nostra disposizione: il mutuo e il finanziamento. Spesso confusi, presentano in realtà tutta una serie di caratteristiche differenti e per questo è bene sapere cosa richiedere.

Mutuo e finanziamento: che cifra posso richiedere

La premessa ovviamente è la medesima: un cittadino si rivolge ad un istituto di credito per richiedere denaro. Ma, a seconda della somma di cui vorremmo disporre, la situazione cambia: generalmente, per un finanziamento vengono concesse cifre non superiori a 75/100mila euro, che possono raggiungere anche i 150/200mila euro se l’accordo è propedeutico all’acquisto di un’abitazione; mentre per un mutuo, il ragionamento viene fatto in modo contrario e, invece di un limite massimo, viene fissata una soglia minima (compresa tra i 30 e i 50mila euro) sotto la quale la banca non si impegna a garantire al beneficiario l’apertura del prestito. La ragione di ciò è che per l’istituto il margine di guadagno dell’operazione è troppo basso se considerati i rischi di perdita.

Qual è la differenza di durata e come cambiano i tassi d’interesse?

 Il mutuo è uno strumento di medio-lunga durata, mentre il finanziamento (anche perché non prevede per forza l’acquisto di una residenza) risulta avere una prospettiva medio-corta. Per quanto riguarda invece i tassi d’interesse, quelli sui mutui sono generalmente molto più vantaggiosi e questo perché la logica che vi sta sotto è quella del grande investimento a lungo termine anche dalla prospettiva della banca.

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