Mercato immobiliare in regione: come si è chiuso il 2022

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La chiusura del mercato immobiliare regionale alla fine del 2022

L’inizio del 2023 conferma un andamento positivo per il mercato immobiliare dei territori emiliano e romagnolo, andamento che si profilava come già in crescita durante l’anno appena trascorso. I prezzi sono in aumento sia per le vendite sia per gli affitti. Nello specifico, i prezzi per gli immobili in vendita sono cresciuti del 3,9% rispetto al 2021, il che porta a 2.075 euro il costo medio al metro quadro. Situazione analoga, e al contempo ben diversa, per i prezzi inerenti agli affitti, che crescono nettamente su base annua dell’11,1% ma che, allo stesso tempo, si arrestano negli ultimi tre mesi dell’anno (-0,5%), con un prezzo medio al metro quadro all’interno della regione pari a 12,4 euro.

La domanda nella regione alla fine del 2022

Negli ultimi 12 mesi, il mercato immobiliare regionale ha visto una crescita della domanda pari al 2,6%, cui si contrappone una frenata nel quarto trimestre (-0,7%). Intanto, lo stock di immobili in vendita si riduce quasi del 10%. Trend di segno analogo per il mercato delle locazioni, con una crescita particolarmente spiccata della domanda su base annua (+39,2%), ma con una netta frenata nel quarto trimestre, tradotta in una contrazione del 12,1%. Per lo stock di immobili in affitto, alla decisa decrescita su base annua che sfiora il 34% si contrappone un incremento nell’ultimo trimestre (+4,1%).

I trend per città e province

L’aumento dei prezzi è generalizzato per quasi tutti i territori. Tra i dati migliori spicca quello di Reggio Emilia, la cui crescita supera l’8% arrivando oltre i 1.800 euro al metro quadro. Fanno invece eccezione le province di Parma e Piacenza, entrambe col segno meno ma con decrementi inferiori all’1%. ll capoluogo che costa di più resta Bologna, che con una crescita dei prezzi del 4,5% nel 2022 arriva a toccare i 3.263 euro al metro quadro. Se analizziamo invece il tipo di domanda degli immobili in offerta, vediamo che questa presenta diverse variazioni a seconda del territorio: nel caso di Ferrara, per esempio, i potenziali acquirenti si sono dimostrati più interessati a comprare in città, dove la domanda è cresciuta del 18,9% (miglior dato in regione). Per quanto riguarda l’offerta, invece, è molto uniforme nella sua diminuzione, con l’unica eccezione della provincia di Piacenza e dei comuni di Rimini e Ravenna. In netta controtendenza infine Bologna, dove lo stock è aumentato di quasi il 18% su base trimestrale.

Il mercato immobiliare nel comparto delle locazioni

Per quanto riguarda gli affitti, le variazioni in regione sono molto diverse tra loro, ma tutte convergono sul segno più. Tra queste, svetta la provincia di Rimini con rialzi medi oltre il 40%. Il territorio più caro è proprio quest’ultimo, l’unico che supera i 20 euro al metro quadro in regione. Anche la domanda non è omogenea. Di nuovo interessante, anche in questo ambito, Ferrara, il cui comune vede una crescita dell’interesse per il settore degli affitti che è quasi raddoppiato su base annua. Per quanto riguarda l’offerta di immobili in locazione, le variazioni regionali negative su trimestre e anno non sono generalizzate: in alcuni comuni, infatti, si osserva un incremento dello stock molto importante. È il caso, in primis, del comune di Ravenna, che vede l’offerta aumentare dell’84,2% rispetto al 2021.

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